Rinuncia al sale ma non al gusto: 5 degni sostituti

È noto che il sale comune favorisca l’ipertensione e la ritenzione idrica ed è altrettanto vero che in cucina il quantitativo di sale nei piatti sia un fattore totalmente soggettivo‚ spesso legato a cattive abitudini. Di contro‚ il sale contribuisce a definire il gusto di certe pietanze quindi eliminarlo totalmente dalla propria risulta come una sorta di punizione. Tuttavia‚ oltre ad abituarsi a ridurne gradualmente l’assunzione‚ è anche possibile sostituirlo con altri prodotti‚ in grado di conferire gusto e sapore ai piatti.

Scopriamone insieme alcuni. 

- Miso: è un condimento di origine giapponese e viene estratto dai semi di soia giallo. È ricco di vitamine e minerali. Inoltre‚ contiene un’alta percentuale di proteine vegetali‚ tutti gli otto amminoacidi essenziali‚ calcio‚ sodio e magnesio. 

- Sale Rosa dell’Himalaya: è comunque un sale ma è indicato per chi soffre di problemi alla tiroide.

- Gomasio: è un prodotto tipico della cucina asiatica ed è composto da sale marino e semi di sesamo tostati e tritati. Inoltre‚ può essere arricchito dalle alghe. È ricco di calcio‚ ferro‚ potassio‚ selenio e magnesio ed è una fonte di vitamine B‚ Omega 3 e Omega 6. 

- Sale di sedano: contiene elevate proprietà diuretiche e digestive ed è ricco di Vitamina A‚ Vitamina C e di sali minerali come il ferro‚ il manganese e il potassio. È un forte alleato contro il colesterolo e l’ipertensione arteriosa. 

- Umeboshi: è un prodotto depurativo e antisettico e per questo favorisce l'equilibrio intestinale. Viene estratto dalla fermentazione delle prugne cinesi e giapponesi‚ è molto simile all’aceto ed è privo di sodio.